Riso Carnaroli, il riso perfetto per il risotto
Il vostro risotto perfetto
DESCRIZIONE. Un solo slogan: per Risotti eccellenti.
Il Carnaroli, infatti, è considerato il miglior riso (qualitativamente parlando) in Italia, insieme con il Vialone Nano e l'Arborio. Non un riso da risotto, ma il "riso per risotti", adatto a tutte le ricette in cui si richieda che il riso rimanga sempre al dente.
Il nostro Carnaroli inoltre, per le caratteristiche del territorio in cui lo coltiviamo e per la lavorazione artigianale che tende a sbiancare meno il chicco, ha delle caratteristiche uniche, che fanno sì che il riso sia più compatto, meno colloso e con una eccezionale resistenza alla spappolatura. Se voi lo mangiate anche dopo mezz'ora, è ancora perfettamente al dente, se ve lo dimenticate 2 minuti in più sul fuoco, non lo mangerete scotto.
Nessun altro riso ha queste caratteristiche, per questo motivo è molto pregiato.
Con questo riso confezioniamo inoltre la nostra linea di squisiti risotti pronti.
CONSIGLIATO PER: Risotti al dente, insalate di riso.
Etichetta del Riso Carnaroli Guerrini
Nome Varietà: | Carnaroli |
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Origine del prodotto: | Italia-Piemonte-Biella |
Contiene glutine: | NO |
E' integrale? | NO |
Consigliato nelle ricette: | Risotti, insalate |
Tempi di cottura: | 17 min in bollitura, 22 min per risotto (perchè?) |
Storia del Riso Carnaroli
In realtà come spesso raccontiamo ai bambini che vengono a visitare la nostra azienda, i genitori scelgono il nome dei figli e in questo caso il padre del Carnaroli di chiama Ettore De Vecchi, agronomo risicoltore del Pavese. Il dottor De Vecchi, come si suol dire era il padrone, ma nei campi ci andava il suo fattore, tale signor Carnaroli, e alla ricerca della selezione migliore, un bel giorno il De Vecchi, sconfortato dai risultati non ottimali della coltivazione, disse al fattore: "Se riuscirò a trovare la varietà perfetta, Le darò il tuo nome!" e così dopo poco trovò la migliore selezione che resiste ancora oggi dopo 70 anni, anche se come potete leggere nell'articolo che postiamo, alla fine degli anni 70, rischiò l'estinzione, per poi riprendere una ascesa inarrestabile, fino ai giorni nostri.
http://ow.ly/4mUdrg
http://www.pastaenonsolo.it/risotto-con-melanzana-pesce-spada-moscardini-e-seppia/
Posted by riso guerrini on Giovedì 24 aprile 2014
Posted by riso guerrini on Domenica 13 aprile 2014
Posted by riso guerrini on Lunedì 19 maggio 2014
Perchè il Carnaroli è il migliore?
Non c'è dubbio che la televisione, con le pubblicità del dottor Scotti, negli ultimi 15 anni abbia contribuito (e di molto) a rendere questo riso il più pregiato. Noi diciamo pregiato, non il più buono. Abbiamo già avuto molte occasioni per dire che il riso più buono in assoluto non esiste, in quanto i gusti sono gusti e ciò che piace a me può non piacere a qualcun altro.
In ogni caso rimane indubbiamente un riso che ha un eccellente tenuta di cottura, rilascia la quantità di amido necessaria a rendere cremoso il risotto ma non lo rende colloso, insomma ha tanti pregi se si deve preparare un risotto al dente o che debba tenere molto la cottura.
Infatti, oramai, la maggior parte dei ristoranti utilizzano riso Carnaroli per "andare sul sicuro".
Ma a casa, per fare un buon risotto, devo per forza usare solo il riso Carnaroli?
Per un risotto casalingo, come diciamo noi "fatto e mangiato" nel giro di 15-20 minuti al massimo, noi consigliamo anche altri risi. In realtà, lasciando stare tutta la categoria dei risi comuni (dal chicco molto piccolo), se conoscete i tempi di cottura di ogni riso e siete pronti a curarlo dall'inizio alla fine, è difficile scuocere il risotto.
Prendiamo ad esempio il riso Sant'Andrea, che non nasce propriamente come riso da risotto, ma se ben curato e spento leggermente indietro di cottura, creerà un risotto cremosissimo e al dente.
Quindi, senza minimizzare i pregi del riso Carnaroli, possiamo tranquillamente dire che anche cucinando un buon Arborio, o Roma, o Baldo, avrete la possibilità di gustarVi un ottimo riso.
Inoltre il riso Carnaroli costa anche di più.
L'altra parte della differenza di prezzo è invece data dal fatto che è un riso molto richiesto e quindi tendenzialmente il venditore tende a farsi pagare un pò di più il "pregio".
Solo 30 anni fa, il Carnaroli era un riso poco coltivato in Italia (417 ettari nel 1982) nel 2007 si era passati a 9.000 ettari coltivati e nel 2014 6.700 ettari, e anche negli ultimi 2 anni si è scesi ancora.